COME RICAPITOLARE

COME RICAPITOLARE

Sono molti i modi in cui si può ricapitolare o rivedere i propri incontri—Carlos Castaneda descrisse la ricapitolazione della sua maestra Florinda Matus in uno scatolone, Taisha Abelar scrisse riguardo al suo inizio di revisione della sua vita in una caverna, spostandosi poi in una casa sull’albero. Florinda Donner-Grau descrisse una ricapitolazione mentre camminava in campagna. Ci sono praticanti che ricapitolano mentre lavano i piatti, o seduti vicino a un albero, oppure in un punto tranquillo della loro casa. La cosa importante è fare ciò che funziona meglio per voi, con il tempo che avete. Potete prendere solo dieci o quindici minuti alla fine della giornata e rivedere. Dove si è bloccata la mia energia? Come la posso liberare? Dove stava fluendo? Che cosa posso imparare dalle mie interazioni oggi?

All’ inizio, per comprendere bene il meccanismo, potete seguire questi punti:

1) Compila la lista degli eventi. “Elenca tutte le persone significative della tua vita. Puoi suddividerle in aree: per esempio amanti, familiari, amici…Conviene poi creare delle aree come scuole elementari, medie, militare, 1° lavoro, ecc. Non descrivere l’evento: utilizza un titolo che lo richiami. Se non riesci ad andare avanti, salta ad un’altra persona, ad un altro evento, non bloccarti. Procedi dal presente al passato. “Questo elenco viene incrementato dal ricordo di eventi impersonali nei quali non erano coinvolti degli esseri umani ma che devono comunque essere esaminati perchè sono in qualche modo legati alla persona che sta ricapitolando.” (C.C. “97). “Quando ricapitoliamo dobbiamo prima sganciare le cose vecchie : non dobbiamo iniziare con le relazioni attuali altrimenti le troncheremmo; non dobbiamo iniziare con la propria madre, questo è uno dei grandi rapporti e dobbiamo conservarlo per ultimo. Dobbiamo ricapitolare il sesso, il gioco principale, anche baciare racchiude una tremenda quantità di energia. Dobbiamo ricapitolare tutti i nostri incontri sessuali, evitando quelli attuali” (T.A. “94). “Gli stregoni dicono di partire sempre da qui perchè quella è l’energia che abbiamo fondamentalmente perso e se la recuperiamo ci daremo la spinta per ricapitolare anche le altre persone” (T.A. “95). ” Il primo passo consiste in un breve elenco di tutti gli eventi della vostra vita che risaltano in modo ovvio per essere riesaminati. Il secondo passo consiste nel ricordare in modo più dettagliato. (C.C. “81). La ricapitolazione dura anni per “richiamare la propria vita fino al più insignificante dettaglio”. (C.C. “81)

2) Trova un posto ed inizia la respirazione “Quando abbiamo completato la nostra lista, troviamo un posto che crea pressione sul nostro corpo energetico, per esempio un armadio. (T.A. “95) La cassa è uno strumento molto potente, utilizzala ! “Non indossate mai scarpe quando ricapitolate perchè, costringendo i piedi, impediscono la circolazione di energia.” (T.A. “92) “La procedura inizia con un respiro” (C.C. “81) “La respirazione risponde a due scopi: iniziare il processo e recuperare energia; eseguitela per diversi minuti; utilizzatela solo nel contesto della ricapitolazione”.

3) Osserva l’evento come se fosse un film. “Il ricordo dettagliato dei minimi particolari è richiesto in quanto è lo strumento necessario a migliorare la propria capacità di ricordare.” (C.C. “97) “Costruire la scena significa visualizzare tutti i dettagli pertinenti all’evento.” (T.A. “92) “Disporre lo scenario significa ricostruire l’evento, pezzo per pezzo, inizia a ricordare i dettagli fisici e dell’ambiente, poi passa alle persone con le quali hai interagito ed infine passa a te stesso, all’esame dei tuoi sentimenti”. ( C.C. 93 )

4) Rivivi l’evento da attore. “Dopo che l’evento è stato sistemato, il soggetto deve entrare personalmente nella scena.” (C.C. “97). Salta nel film : diventi l’attore e vivi in prima persona l’evento – l’enfasi è nel ricordare i sentimenti “quando abbiamo abbastanza dettagli, respiriamo a ventaglio” (respirazione spazzante) (T.A.”94).

5) Intensificazione. L’idea è quella di rivivere l’evento. A questo punto è il corpo che dovrebbe ricordare. Continua a ricordare l’evento “fino a quando tutti i sentimenti coinvolti nell’episodio non siano stati rivissuti”. “Attraverso la magia del respiro si raccolgono i filamenti che avete lasciato indietro” (C.C. “81). – “Convoca i sentimenti attraverso la verbalizzazione; per es. dici lentamente il nome della persona che vuoi ricapitolare con crescente intensità.” – “Parlagli come facevi allora ( ad alta voce )” – “Dai voce a pensieri e sentimenti” “Rivivere non è la stessa cosa di ricordare. Il ricordare è dettato dal pensiero di tutti i giorni mentre rivivere è dettato dal movimento del punto di unione. Ricapitolare è la chiave per muovere il punto di unione.” (C.C. “87) “Quando tutti gli elementi sono al loro posto, usate il respiro spazzante; il movimento della testa è quello di un ventilatore che rimescola tutto nella scena. Se state ricordando una stanza, per esempio, inspirate i muri, il soffitto, i mobili, le persone che vedete. Non fermatevi fino a che non avete assorbito tutti i pezzettini, fino all’ultimo, di energia che avete lasciato indietro. Il tuo corpo ti dirà quando ne ha avuto abbastanza. Ricorda, intendi inalare l’energia che hai lasciato nella scena che stai ricapitolando e intendi esalare l’energia estranea lasciata dagl’altri dentro di te” (T.A. “92)

6) Restaurazione energetica. “Il respiro è da sinistra verso destra ed è un’esalazione; in questo modo si espellono i filamenti che gli altri hanno lasciato nel nostro corpo luminoso.” (C.C. “81 )

7) Prendi una decisione. “Se il processo di ricapitolazione si ferma al punto precedente si rischia di ottenere degli effetti si positivi ma temporanei: rompere abitudini consolidate negl’anni richiede un lavoro complementare di lato sinistro e destro. La ricapitolazione non è esclusiva del nagual; deve trovare la sua controparte nel tonal; i due processi devono integrarsi (Quetzacoatl). “Mi assicurò che una ricapitolazione profonda e completa ci consente di essere consapevoli di ciò che vogliamo cambiare consentendoci di vedere le nostre vite senza delusione. Ci dà un attimo di pausa per scegliere se accettare il nostro consueto comportamento o se cambiarlo intendendolo via, prima che ci intrappoli completamente.” (T.A. “92)