traduzione dall’inglese dell’audio di Tensegrity vol 3 https://www.youtube.com/watch?v=Td1qx8-bLTw&t=3312s
introduzione
Gli antichi veggenti hanno compreso che ciò che lega i nervi dell’uomo è ciò che essi chiamarono la “sostanza del genere umano”.
Noi crediamo che si riferissero ai virus poiché essi descrissero quella sostanza come vivente e capace di veloci mutazioni.
I veggenti asserivano che la virtù della “sostanza del genere umano” era la capacità di cambiare a tremenda velocità; l’uomo moderno ha scoperto senza ombra di dubbio che l’unica caratteristica costante dei virus è la loro capacità di mutare a grandissima velocità.
Quegli antichi veggenti dell’antichità fecero conto su tale velocità di mutazione per suscitare in loro stessi drastici cambi di comportamento, e misero in relazione tali cambiamenti con l’introduzione nel loro sistema nervoso di sostanze che appartengono a differenti tipi di vita. Non fecero questo mediante inoculazione ma mediante l’intento.
Da queste premesse siamo stati portati a credere che la sostanza che compone le sinapsi dei nervi possa essere fatta di ciò che l’uomo moderno chiama virus.
I veggenti hanno affermato che tutto ciò di cui avevano bisogno era un leggero inserimento di una sostanza diversa tramite l’atto di intendere questo inserimento e che il risultato di tale intendere è un cambiamento in tutto il corpo: basta attendere ed è solo una questione di tempo.
I veggenti dell’antico Messico cercarono avidamente tale mutazione, e furono guidati dalla certezza che qualsiasi cambiamento intenzionale in quello che l’uomo moderno chiama “contesto virale del corpo “ dà come risultato un essere umano più robusto, più intelligente e determinato: quei veggenti dell’antico Messico erano la prova vivente di tale robustezza.
Praticando il passo magico LA FARFALLA, i nuovi veggenti, eredi di quegli antichi, possono aspirare, se non al mutamento descritto dagli antichi, almeno a una maggiore risposta immunitaria verso i virus o addirittura a un rimozione dei virus dal loro organismo.
Tutti i Passi magici eseguiti fino a qui sono stati preparatori e hanno avuto lo scopo di sostenere il corpo per passare in un altro Pylum.
Secondo gli antichi veggenti l’effetto totale di questo passaggio era molteplice e ciascuno di quegli effetti era ritenuto una giustificazione più che sufficiente al suo conseguimento, essi non hanno mai parlato di questo passo magico in termini di una trasformazione totale, bensì hanno descritto questi effetti come la capacità umana di inviare un raggio di consapevolezza in altre forme di vita. Il loro grande risultato fu che quel raggio impegnava la totalità della loro consapevolezza disponibile così che loro erano assolutamente coscienti delle condizioni percettive di altre forme di vita, senza trasformasi effettivamente in altre forme.
Pertanto la ragione palese di questo Passo magico è proprio quella di consentire ad un essere umano un fugace barlume di consapevolezza della forza legante che agisce sulla farfalla insieme alla stesso tipo di forza che agisce sugli esseri umani.
dettagli del passo
- Il primo movimento di questo passo magico consiste nel portare i palmi delle braccia rivolti verso l’alto delicatamente verso la parte anteriore del corpo e poi allineare i gomiti con il resto del corpo con uno strattone energico.
- Inalando profondamente si portano le braccia all’indietro completamente estese e appoggiate al tronco
- Espirando le mani girano con forza e i palmi si posizionano uno di fronte all’altro mentre vengono trattenuti dietro la schiena in posizione di volo
- Va sottolineato che le braccia sono all’altezza delle surrenali affinché il tronco sporga in avanti e gli occhi sono tenuti rivolti a terra .
- Inalando , entrambe le braccia si sono portate in avanti come due ali e gli occhi seguono il movimento e si fissano sul
- punto di apertura tra le dita delle due mani tese.
- Espirando le braccia tornano con forza alla parte posteriore del corpo. Questo movimento è fatto tre volte.
- Le mani sono poi sollevate molto rapidamente in modo che i palmi siano rivolti a terra.
- Si sposta il peso va sulla gamba destra e la gamba sinistra viene sollevata con il ginocchio piegato e la punta del piede
- che punta verso terra; la gamba sinistra poi si muove con un movimento simile alla pedalata per tre volte, nel senso dal davanti all’indietro.
- Poi la gamba destra fa lo stesso.
- Le braccia si fanno avanti con il palmi rivolti in avanti accompagnate da una espirazione.
- Viene effettuata un’inalazione e le braccia si estendono all’indietro con i palmi verso il terreno, quindi le braccia ruotano con forza e i palmi sono uno di fronte all’altro mentre l’aria viene espulsa dai polmoni .
- Inalando entrambe le braccia vengono piegate al gomito per formare una L, con i palmi sono rivolti all’indietro e le spalle sollevate.
- L’espirazione avviene quando le mani salgono verticali rispetto al suolo e arrivano in alto insieme con i palmi uno di fronte all’altro.
- Le braccia descrivono mezzo cerchio e poi vengono completamente estese mentre le dita delle mani sono posizionate nel seguente modo:
- indice e medio estesi, anulare e mignolo ripiegati sul palmo con il pollice che li blocca.
- Le braccia ruotano all’altezza delle spalle e disegnano un cerchio laterale rimanendo completamente estese, il movimento viene eseguito tre volte.
- Il tronco ruota verso sinistra e sono disegnati tre cerchi più piccoli tenendo le mani nella stessa posizione. Il tronco ruota verso destra e di nuovo vengono descritti tre cerchi allo stesso modo.
- Si portano le braccia di nuovo in avanti e quindi verso sinistra.
- Da qui le braccia oscillano verso destra e ritorno a sinistra per tre volte, infine ritornano al centro.
- Tenendo le braccia premute ai lati del capo, mentre i muscoli deltoidi premono le orecchie, la testa ruota dalla parte anteriore a quella posteriore tre volte mentre i muscoli deltoidi premono le orecchie il più possibile.
- Quindi le braccia vengono abbassate verso il basso livello del fegato e del pancreas con due dita estese che puntano verso l’alto.
- Le braccia sporgono di nuovo ai lati formando una L, mantenendo la forma delle dita,
- Da lì le braccia si portano subito indietro e le dita contratte vengono rilasciate mentre il tronco si china leggermente con grande pressione sulle ghiandole surrenali.
- Le braccia sono portate in primo piano sopra la testa come all’inizio mentre entrambe le gambe sono piegate alle ginocchia e i talloni sollevati, rimanendo sulla punta dei piedi.
- Questo movimento viene eseguito tre volte.
- Le mani sono capovolte per portare i palmi rivolti a terra e tutta l’aria viene espirata mentre le mani arrivano con i palmi rivolti in avanti a poggiare sui lati del corpo