Gli otto Passi magici di SILVIO MANUEL

Silvio Manuel, oltre ad essere il più potente degli stregoni del seguito del nagual Juan Matus, era un danzatore; i suoi passi magici vanno eseguiti con una certa qualità del ballo, muovendosi con leggerezza.

  Danno una sensazione di grande equilibrio, di mobilità e di capacità di azione.

  Vanno eseguiti con le braccia leggermente flesse ai gomiti, e non abbandonate lungo i fianchi; la posizione di partenza è quella del cavaliere, con i piedi alla stessa distanza delle spalle, e le ginocchia leggermente flesse.

  Possono essere tutti ripetuti quante volte si vuole, solo osservando di fare lo stesso numero di passi magici a sinistra e a destra.

1. Partendo col piede sinistro, facendo perno sul cuscinetto plantare, si dà un colpetto in avanti del tallone verso l’interno, fino ad avere il piede quasi perpendicolare all’altro. Si ripete col piede destro, e poi in sequenza, sinistro-destro ecc.

2. Partendo col piede sinistro, si sposta il piede, mantenendolo parallelo all’altro, sollevandolo appena e strisciandolo leggermente al suolo verso il piede destro, sollevando la pianta del piede e torcendo la caviglia un poco verso l’alto, come a voler portare l’energia grattata via dal terreno verso l’interno della gamba opposta, sempre col piede parallelo all’altro.

  Si ripete poi uguale con il piede destro, ed in sequenza, sinistra-destra ecc.

  E’ un movimento molto piccolo, come una versione molto ridotta del passo magico “Raccogliere l’energia con le piante dei piedi e portarla sù all’interno delle gambe” numero 6 della serie per l’intento.

3. Si fa un saltello in avanti col piede sinistro e poi, mantenendo la posizione si sposta il peso sul piede destro, che è rimasto indietro, con un leggero rimbalzo e poi di nuovo sul sinistro, sempre con un leggero saltello. Poi si ripete partendo col piede destro.

Si continua in sequenza sinistro-destro ecc.

4. Con il piede sinistro si fa un piccolo passo in avanti passando prima vicino all’altro piede, come a descrivere un semicerchio interno. Poi si ripete col piede destro ed in sequenza sinistro-destro ecc. Il tutto va eseguito come una danza leggera.

5. Con un piccolo saltello si mette il piede sinistro un po’ in avanti e leggermente angolato in fuori, poi si porta il destro dietro al sinistro ad angolo retto, come a formare una lettera T capovolta. La parte mediana del piede destro sta contro al tallone sinistro, e si può appoggiare tutto il piede destro a terra, oppure solo le dita ed il cuscinetto plantare. Si ripete col piede destro ed in sequenza sinistro-destro ecc.

6. Partendo con la gamba sinistra, si danno dei calcetti di tallone all’indietro,  leggermente verso l’esterno, con la gamba, dal ginocchio in giù, parallela al suolo ed il piede puntato verso il basso; si ripete con la gamba destra e poi in sequenza sinistra-destra ecc.

7. Ci si prepara portando il piede sinistro leggermente in avanti, poi, facendo un piccolo semicerchio esterno, lo si porta dietro il piede destro. Un secondo semicerchio più ampio, riporta il piede sinistro davanti al destro, ed un ultimo semicerchio ancora più ampio riporta il piede sinistro indietro; spinti da questo ultimo movimento all’indietro, e facendo perno sul cuscinetto plantare destro, si ruota all’indietro verso sinistra di quanto si vuole o si riesce. Si esegue il tutto alcune volte e poi, iniziando col portare avanti il piede destro, lo si ripete con il piede destro lo stesso numero di volte.

8. Ci si prepara al passo facendo un saltello in avanti col piede sinistro. Si fa poi un saltello col piede destro seguito da tre piccole strisciate sul suolo del piede destro; le strisciate vanno fatte su una piccola area di fianco all’altro piede. Poi si fa un saltello in avanti col piede sinistro e si fanno tre piccole strisciate al suolo col piede destro; si continua in sequenza destra-sinistra ecc.