L’Arte di Sognare

da Tensegrità – I sette movimenti magici degli sciamani dell’antico >Messico – Carlos Castaneda – 1997

Don Juan Matus definì il sognare come la capacità di usare i sogni normali per permettere alla consapevolezza umana di entrare in altri regni della percezione; secondo tale definizione, i sogni ordinari possono venire usati come una porta che conduce la percezione in altre regioni di energia, diversa da quella del mondo della vita quotidiana e al tempo stesso simile per ciò che riguarda la sua essenza di base.

In base agli insegnamenti di don Juan, l’arte di sognare ebbe origine dall’osservazione del tutto casuale che gli stregoni dell’antico Messico fecero quando videro le persone addormentate: notarono che durante il sonno il punto di unione si spostava in maniera molto naturale e facile dalla sua posizione abituale, e si muoveva ovunque lungo la periferia della sfera luminosa, o in qualunque posto al suo interno. Mettendo in relazione il loro vedere con i racconti delle persone che erano state osservate mentre dormivano, si resero conto che maggiore era lo spostamento riscontrato del punto di unione, più sbalorditivi erano i resoconti degli avvenimenti e delle scene vissute in sogno.


da Florinda Donner Grau – Essere Nel Sogno – 1991

“Il sognare ha uno scopo ; i sogni ordinari non ne hanno”, reiterò (Delia, strega del gruppo di Don Juan n.d.r.). “Quale scopo, Delia?”, chiesi con condiscendenza.

Girò la testa di lato, come se volesse nascondermi il suo volto. Un istante dopo tornò a guardarmi. Nei suoi occhi c’era qualcosa di freddo e distaccato e il cambiamento di espressione fu così marcato che mi spaventai. ” Il sognare ha sempre uno scopo pratico “, dichiarò.

“Serve al sognatore in modi semplici o complicati. Ti è servito per liberarti dai tuoi incubi. E’ servito alle streghe durante il picnic per conoscere la tua essenza. Mi è servito per schermarmi dalla consapevolezza della polizia di frontiera che ha chiesto di vedere il tuo visto turistico.